martedì 19 gennaio 2010

rgazzo estero

Ragazzo estero che fumi sigarette strane, arrivi pensando che in quel bar nessuno ti noti, arrivi pensando che esista una slot machine pronta per spararti in bocca manciate di soldi.
Ragazzo estero difenditi perchè siamo stati saccheggiati da tutti e forse è ora che qualcuno pensi anche a questo. Ragazzo estero non ti preoccupare, è normale che qualcuno ti guardi in cagnesco, del resto, ripeto nel corso della storia la beata belligeranza è sempre esistita. Ragazzo estero, non ti preoccupare se pensi di trovare.... . Pensa solo che niente è così facile come rubare. E allora pensaci bene, o solo non pensare di vivere bene, no non è così, se mi leggi, pensa alla tua nonna, alla tua sposa o se non hai nessuno alla tua libertà. Non fare il duro perchè prima o poi sarai tu a farne le spese, magari proprio a causa del tuo amico, quello con cui pensi che in un paese come questo in galera non ci si va. Il nostro popolo, quello dai mille accenti e altrettante mentalità ha sudato sangue per essere riconosciuto per strada, per non essere evitato, e ancora adesso lo vedono come un mangia soldi e ancora adesso ci speculano sopra con con attori e donzelle in nero.. Pensa che il tuo cuore, il tuo destino non ti perdonerà, pensa che quel coltello che tieni nella tasca non ti darà da vivere, semmai da morire... , allora si, allora si che avrai paura....
Ma non temere c'è sempre la via meno semplice, quella che ti salverà...


nameless

domenica 17 gennaio 2010

la chimera

La Chimera
Non so se tra roccie il tuo pallido
Viso m'apparve, o sorriso
Di lontananze ignote
Fosti, la china eburnea
Fronte fulgente o giovine
Suora de la Gioconda:
O delle primavere
Spente, per i tuoi mitici pallori
O Regina O Regina adolescente:
Ma per il tuo ignoto poema
Di voluttà e di dolore
Musica fanciulla esangue,
Segnato di linea di sangue
Nel cerchio delle labbra sinuose
Regina de la melodia:
Ma per il vergine capo
Reclino, io poeta notturno
Vegliai le stelle vivide nei pelaghi del cielo,
Io per il tuo dolce mistero
Io per il tuo divenir taciturno.
Non so se la fiamma pallida
Fu dei capelli il vivente
Segno del suo pallore,
Non so se fu un dolce vapore,
Dolce sul mio dolore,
Sorriso di un volto notturno:
Guardo le bianche rocce le mute fonti dei venti
E l'immobilità dei firmamenti
E i gonfii rivi che vanno piangenti
E l'ombre del lavoro umano curve là sui poggi algenti
E ancora per teneri cieli lontane chiare ombre correnti
E ancora ti chiamo ti chiamo Chimera.

la

la....to be continued

barche amorrate di dino Campana

Barche amorrate
...
Le vele le vele le vele
Che schioccano e frustano al vento
Che gonfia di vane sequele
Le vele le vele le vele!
Che tesson e tesson: lamento
Volubil che l'onda che ammorza
Ne l'onda volubile smorza...
Ne l'ultimo schianto crudele...
Le vele le vele le vele

giovedì 14 gennaio 2010

beata ignoranza

ma se devo andare al CUP, centro unico prenotazioni e aspetto un paio d'ore col numerino in mano, possibile che mi trovo davanti ad una cinquantenne senza infamia e senza lode che gode beata nel dirmi no ad ogni domanda, scusate ma la sua non è una risposta, continua a dire no, quando volendo con due tasti mi trova un giorno meno lontano. Cultura dell'opposizione e non della cooperazione.
Dispongo di un cervello che bene o male, a volte funziona con coerenza, quindi mi rimetto in coda in in moschea tra donne velate come fantasmi, vai a sapere cosa fanno, e aspetto nuovamente.
64,65, 66......89, finalmente il mio numero. Trovo una ragazza sui 35 un po' meno incazzata col mondo che mi trova un'alternativa valida.

Ora questa non è rabbia, la prima ha scaricato chissà quale beata solitudine alcolica, astinenza sessuale, amori lontani passati, chissà quanta inconsapevolezza nel suo non cercare , non dare. Vittima del sistema tecnocratico anaffettivo che ci è stato imposto fin dal dopo guerra, un sorta di Dott. Tersilli. Ma è ancora così.

mercoledì 13 gennaio 2010

la ragazza strana

E' una storia d'amore questa, una storia come tante, con le sue stravaganze e contraddizioni tipiche di una coppia.

Viaggiavo su un vecchio tram milanese, uno di quelli mandati a San Francisco in un gemellaggio artistico, quando vedo una trentenne intenta ad accendersi una sigaretta nel vento insistente della mattinata. Avevo un attrazione particolare per quel genere di ragazze un po' vintage, uscite da un film anni settanta ma questa sembrava persa in un mondo tutto suo. Continuava a caderle l'accendino e si chinava regolarmente per riprenderlo, ma quella sigaretta non era destinata ad accendersi. Così bastarono due parole per affiatarci e condividere pensieri su tutto.
Diceva di essere una viaggiatrice senza senso, aveva visto mezzo mondo e mi raccontava un storie infinite di viaggi stravaganti.

to be continued


domenica 30 dicembre 2007

apprendisti: I Ciechi - VIII

e così dopo il telegiornale scoprivo...
30 dicembre 2007 apprendo che la Terra, la grande madre perde nuovamente Eroi, che inevitabilmente si ricreano come archetipi infiniti di Vita. Non è chiaro cosa sia accaduto veramente l’altra notte nelle strade pakistane addobbate con cartelloni rappresentanti un volto femminile, un mito ormai post mortem che grida vendetta verso un generale “adultero”
Lo stesso generale che la Rice, quella Condolezza più morbida fatica ad accogliere. Calano i falchi e nel frattempo il mondo, i popoli , le masse faticano a distrarsi da nuovi attentati quando ancora il fantasma di quel maledetto 11 settembre aleggia sulle teste poco innocenti dell’occidente borioso e tracotante.
Creature politiche che ricordano il Macchiavelli più cinico, facce di tolla che commentano e si commentano da sole con frasi di rito, prive di pathos verso una morte orientale, una speranza persa laddove gia si era deciso di produrre la tanto agognata atomica, il Male per eccellenza che l’uomo abbia mai perpetuato.
Sono già 38 i morti di questo ennesimo attacco, 38 passanti o simpatizzanti. Gente che nella Bhutto vedeva una luce già spenta in passato, ora definitivamente ceca.
Del resto, viene da dire, che i dittatori come i serial Killer sono motivati da una insana compulsione, dalla voglia di potere, da quella di uccidere, compulsioni che si proiettano su vittime sociali, martiri.
La rabbia ora è violenta e distruttiva quasi a non voler accettare il martirio tanto caro alle fedi di tutto il mondo. 38 morti, 176 banche distrutte, guerriglia civile e una lastra con un foro di proiettile in evidenza. Non paghi della nuova morte Bin Laden e i suoi tenenti comunque sempre colpevoli, commentano con un lapidario e laconico “libereremo la Palestina dal fiume al mare”.
Viene da chiedersi perché sulle quella terra faticano a coesistere due popoli, due fedi due ragioni che a diritto meritano quella terra. Dove il Cristo si è redento, nuovo mito dopo storie di Eroi classici, nuovo martire corrente di due millenni.
Come addobberemo ora le strade della ceca Europa.
Mi svegliai con questa profezia...